Tra le tanti arti che in qualche modo hanno “subìto” l’avvento della tecnologia digitale la fotografia è stata una delle più inflazionate. Il “cogli l’attimo” che ti garantisce lo smartphone sempre a portata di tasca può però competere con la sensibilità, la creatività e il talento di un vero fotografo?
Questa e altre interessanti domande potere trovare in questa intervista realizzata dalla rivista Rolling Stone a Sebastiao Salgado, uno dei più grandi fotografi contemporanei.
Il gusto, la visione spesso “pittorica” dei bianco e nero di questo grande maestro, sono il tramite di una visione poetica, a volte drammatica, estremamente realistica, ma mai prevedibile.
La sua ricerca lo ha portato a rappresentare un’umanità eterogenera, a volte sofferente attraverso uno stile inconfondibile che esaltasse sempre la dignità e l’anima delle persone ritratte, con un’immediatezza che solo la fotografia sa dare.
Le sue immagini, anni fa, hanno fatto da tema portante in uno degli Annual Report aziendali da noi realizzati per la società di Ingegneria informatica Engineering.
Il tema era “La mano dell’uomo” a sottolineare come, anche in una società iper-tecnologica, il valore più alto, quello che fa la differenza, resta sempre quello dell’umanità.