La rivoluzione viene dal Nord e porta le trecce

Arriva da Stoccolma il nuovo volto dell’attivismo ambientalista, nei panni di Greta Thunberg, la sedicenne dallo sguardo determinato che ha dato inizio, il 20 agosto del 2018, allo “Skolstrejk för klimatet”, sciopero scolastico per il clima. Ogni giorno, durante l’orario scolastico, è rimasta seduta davanti al parlamento svedese, fino alle elezioni legislative del 9 settembre 2018, chiedendo che il governo riducesse le emissioni di anidride carbonica secondo gli accordi di Parigi sui cambiamenti climatici. Dopo le elezioni, ha continuato a scioperare ogni venerdì, e in pochi mesi questa forma di protesta si è diffusa in altri paesi coinvolgendo migliaia di adolescenti nel movimento internazionale “Fridays for Future”.
La forza e il senso rivoluzionario del messaggio di Greta sono concentrati nei 3 minuti del suo discorso al vertice delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 4 dicembre 2018 (qui il video). Bersagliata da critiche e tentativi di delegittimazione, come quello smascherato da Wired, la ragazza ha partecipato anche al WEF, World Economic Forum, rivolgendosi a politici ed economisti in modo diretto: “non importa quanto scomodo e antieconomico possa essere, dobbiamo cambiare quasi tutto nella nostra società attuale, e più grande è il vostro potere, maggiore è la vostra responsabilità”. (qui il video in inglese).

Ma… guardandola mi sembra di avere un deja vu… dal mare dei riferimenti iconografici di cui noi visual designers ci nutriamo ogni giorno, emerge un’altra bambina, anch’essa con le trecce… e anch’essa svedese!! Ma sì! È Pippi Calzelunghe!

Anche lei, nei racconti della sua creatrice, la scrittrice Astrid Lindgren, si rivolge con cipiglio agli adulti:
Ma bimba mia” disse il poliziotto (…) “tu devi entrare in una vera Casa del Bambino, e avere qualcuno che ti controlli”.
Permettono di tenere cavalli, nella vostra casa del Bambino?” chiese Pippi, dubbiosa.
Certo che no” rispose il poliziotto.
Ah, é cosi?” sbottò Pippi. “E allora andate altrove a procurarvi dei bravi giovinetti adatti alla vostra Casa del Bambino: io non mi ci trasferisco di sicuro!
Pippi ha una forza sovrumana, mentre la forza di Greta sta nelle sue parole. Greta si impegna per salvare il pianeta e gli uomini di domani con la stessa determinazione con cui Pippi salva il padre prigioniero dei pirati. Greta, che però è una ragazzina in carne ed ossa, appare come la versione più evoluta di Pippi, della sua libertà di pensiero, del suo agire fuori dagli schemi. Forse un po’ meno scanzonata, più seria, come serio è il problema del riscaldamento globale.

D’altronde, basta leggere una delle ultime interviste di Astrid Lindgren: alla domanda su cosa desiderasse per il suo 94° compleanno la scrittrice rispose: «Pace nel mondo e vestiti carini». (Wikipedia) Non sono questi i desideri di ogni sedicenne? E la pace, o, per dirla con GretaThunberg, la “giustizia ambientale”, è la cosa di cui il genere umano ha più urgentemente bisogno.

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